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Bufalini
Bufalo Razza Mediterranea



 

Specie   
  Bufalina
specie bovina specie caprina specie ovina specie suina specie cunicola
Razza    Bufalo Razza Mediterranea

In Italia sono stati ritrovati di resti fossili di bufali nel Lazio e nell'isola di Pianosa (arcipelago toscano). Poi si sono estinti (gli storici romani non ne parlano) e sono ricomparsi verso la fine del VI secolo. Attualmente il bufalo è diffuso in tutti i continenti. La bufala allevata in Italia, era definita di tipo mediterraneo, oggi è riconosciuta come razza Mediterranea Italiana.
In Italia la zona di maggior diffusione del bufalo è la Campania (province di Caserta e Salerno) dove è concentrato l'80% del patrimonio nazionale. Altri nuclei di allevamento si trovano nel Lazio, in Sicilia e in Lombardia.
In Italia nel 2000 secondo l'ISTAT sarebbero presenti 177.000 capi, ma stime dell'Associazione Nazionale Allevatori Specie Bufalina (ANASB) calcolano siano 250.000 di cui nel 2002 35.755 iscritti al Libro Genealogico sottoposti a controllo.




In Lombardia sono presenti 5.369 capi iscritti al Libro Genealogico (settembre 2004 dati A.N.A.S.B.) nelle provincie di Bergamo, Brescia, Cremona, Milano e Pavia.


Bufali e bovini sono simili per quanto riguarda l'aspetto generale. I bufali sono però più tozzi e con il tronco più largo e alto. A differenza dei bovini, non hanno giogaia nella parte inferiore del collo, presentano la fronte convessa e diversa forma delle corna. Pelo scarso e pelle più spessa e coriacea, più ricca di ghiandole sebacee (pelle untuosa al tatto) e limitate ghiandole sudoripare. Per questa ultima particolarità e per la termoregolazione i bufali si proteggono immergendosi in acqua e coprendosi di fango. La colorazione della pelle è nera con tendenza al rossiccio o grigio ardesia. Il maschio, in genere più tozzo e con il tronco più largo e più alto, raggiunge un peso di 9-10 quintali; le femmine mediamente i 6,5. I vi- telli alla nascita pesano mediamente 38-39 kg (maschi) e 35-36 kg (femmine). Notevole durata della carriera produttiva (fino a 18-20 anni e fino a 15-16 lattazioni).


La domanda di latte per la produzione di formaggi (mozzarella e provola affumicata) è in costante ascesa e il latte di bufala non è soggetto a limitazioni o quote di produzione previste invece dalla CE per il latte bovino.
Produzioni medie di latte per capo (fonte AIA 2002): 2.168 kg con 8,28% di grasso e 4,73% di proteine.
Secondo l'ISTAT nel 2000 sono stati macellati 7.430 capi per una produzione di carne pari a 1.460 tonnellate a peso morto.
La produzione di mozzarella di Bufala Campana nel 2003 (fonte consorzio MBC) è stata di 28.278 tonnellate. Con il latte di bufala in Lombardia si producono oltre alla famosa mozzarella, ricotta, provola affumicata, caciocavallo, caciottina, stracchino, burro, yogurt, mascarpone e gelato .


Il Libro Genealogico della specie bufalina fu istituitcon Decreto Ministeriale il 23 Giugno 1980 ed è tato affidato all’Associazione Nazionale Allevatori Specie Bufalina nel 2000. Nello stesso annun altro decreto riconosceva la bufala iscritta al L.G. appartenente ad una propria razza: la “Mediterranea Italiana”.
A.N.A.S.B.,
Via C. Battisti 56,
81100 CASERTA
Tel. 0823-356743 - fax 0823-356743
www.anasb.it

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