La moderna suinicoltura non risulta imperniata
nell'allevamento di animali di razza pura, ma sull'utilizzo di incroci
fra razze ad attitudine diversa o di "ibridi" specializzati; tutto ciò
per far risaltare le caratteristiche ricercate che nella generalità
dei casi possono essere la rusticità, un elevata crescita un buon indice
di conversione alimentare, una buona carnosità unita a buone caratteristiche
dei prosciutti.
La suinicoltura Lombarda risulta essere la principale fornitrice di
suini da macello pesanti che rappresentano la materia prima per la trasformazione
nei tipici prodotti italiani da salumeria, siano essi prosciutti o insaccati.
Non di meno, pur essendo la produzione dei suini da macello basata sull'utilizzo
di incrocio, le razze pure rappresentano un anello fondamentale della
piramide produttiva e dalle attività di miglioramento selettivo sviluppate
sulle razze pure dipende gran parte della "qualità" ottenibile nel prodotto
finale, nella generalità dei casi possiamo dividere le razze pure in
due grandi categorie razze da linea femminile e razze da uso terminale.
Le prime devono eccellere nelle caratteristiche materne, pertanto essere
molto prolifiche, dotate di una elevata |
produzione lattea per poter svezzare suinetti di elevato peso ed omogenei,
docili ed amorevoli verso i suinetti per limitarne le perdite nei primi
giorni di vita; le razze più utilizzate come linea materna sono la Landrace
e la Large White.
Le seconde devono possedere caratteristiche da trasmettere ai suini
che andranno inviati alla macellazione, delle quali generalmente sono
i padri, quindi rusticità, elevati accrescimenti ed indici di conversione
alimentare, grande carnosità unita ad una buona qualità tecnologica
delle carni, soprattutto nel caso dei suini pesanti da industria salumiera,
quest'ultima caratteristica è meno rilevante quando si produca un suino
destinato al consumo fresco. Nella generalità dei casi le razze che
assolvono egregiamente tale compito, le cosiddette razze "terminali",
sono la Duroc, la Large White di tipo terminale per le produzioni di
suini da industria, nonché la Landrace Belga e la Pietran per le produzioni
di suini leggeri da consumo fresco.
Gli schemi di incrocio o di ibridazione si avvalgono pertanto massicciamente
delle attività di selezione svolte sulle razze pure e le trasferiscono
agli animali che verranno destinati alla produzione di carne.
Giulio Sereni
Allevatore di suini
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