Capra autoctona della Valcamonica. L'origine i questa razza è comune ad
altre popolazioni locali del nord Italia ed è riconducibile al ceppo di
tipo alpino. La zona di massima diffusione numerica comprende la Valcamonica
in particolare la Val Saviore (BS), il Triangolo Lariano (CO) e la Val
di Scalve (BG). Di estremo interesse, per la salvaguardia della variabilità
genetica, sono i nuclei di allevamento presenti in Trentino.
La consistenza di questa razza, secondo il Registro Anagrafico, è di circa
3.091 femmine e 224 becchi, in 118 allevamenti (nel 2004).
Il sistema di allevamento comprende lo sfruttamento esclusivo della carne
di capretto nelle realtà meno razionali, e l'utilizzo del latte per la
caseificazione tradizionale in quelle dove è più forte una moderna attività
imprenditoriale.
È presente nelle provincie di Brescia, Bergamo e Como con 3.186
capi di cui 220 maschi e 2966 femmine iscritti al Registro Anagrafico
nel 2004.
Pur essendo una razza rustica ha caratteristiche di armoniosa finezza
e proporzionalità, tipica delle razze lattifere.
Taglia: media, con struttura scheletrica forte. La testa è
leggera, con profilo fronto-nasale rettilineo, con presenza di barba
nei maschi e nella maggioranza delle femmine, le corna,
non sempre presenti, sono a sciabola. Il collo di sviluppo
proporzionato è munito di tettole. Il torace è ampio
e profondo, addome sviluppato. L'apparato mammario
è discretamente sviluppato.
Il mantello di tipo bruno è preferito nella tonalità
chiara "biondo", esistono soggetti più scuri con tonalità "nocciola".
Caratteristiche le pezzature bianche regolari presenti sul muso,
dette "frisature", sulla parte distale degli arti e
all'interno della coscia. Ancora bianca è la zona ventrale.
Il pelo normalmente è lungo e fine. Altezza
media al garrese: maschi 82 cm, femmine 74 cm. Peso
medio di maschi Kg. 80-85 delle femmine 55-60Kg.
La prolificita è pari al 150%. Il capretto viene venduto al peso di
12-14 kg dopo un allattamento di 40-50 giorni.
Gli allevatori che sfruttano la produzione di latte
praticano una caseificazione di tipo tradizionale favorendo l'associazione
razza/produzione tipica, caratteristica oggi molto richiesta dal consumatore.
Fra le produzioni di formaggi dei più disparati tipi ne esistono due
di antica tradizione casearia: il " Fatulì" e il "Mascarpin".
Il primo è prodotto con solo latte di capra Bionda ed è fatto affumicare
al fuoco di ginepro su apposite griglie poste all'interno del camino,
mentre il secondo che è propriamente una ricotta, viene prodotta con
il siero di latte dopo la caseificazione del Fatulì ed è riposta, a
perdere il liquido in eccesso, in caratteristici sacchetti di cotone
colorato. Produzioni medie latte (AIA 2003): 330 litri
con 3,05% di grasso e 2,91% di proteine.
Il Registro Anagrafico in Italia è stato attivato nel 1997 ed è tenuto
dall' Associazione Nazionale Pastorizia (ASSONAPA),
Viale P. Togliatti1587, 00155 ROMA
tel.06-409001 - fax 06-40900130 info@asso- napa.com - www.assonapa.com
A.P.A. di Brescia,
Via Dalmazia,
27 tel. 030-2273011 - fax 030-2422398 R.A.R.E. Associazione Italiana Razze Autoctone a Rischio di Estinzione
Corso G. Agnelli, 32 - 10137 Torino
Tel. 011-6708580 Fax 011-4373944 www.associazionerare.it
Associazione Allevatori per la Tutela e la valorizzazione della capra
Bionda dell'Adamello
Via Zendrini 62 25050 Brescia