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Glossario



 

Specie   
  Bovina
specie bufalina specie caprina specie ovina specie suina specie cunicola
Razza    Frisona

Le importazioni di Frisona in nord america iniziarono nel 1865 e finirono nel 1880. I circa 10.000 capi in- trodotti negli Stati Uniti provenivano, per la maggior parte, dalla Frisia olandese ed, in piccola parte, dal- la Schleswing-Holstein, una regione del nord della Germania. Proprio dai nomi delle suddette regioni d'origine deriva la denominazione "HOLSTEIN FRIE- SIAN" usata in nord america per identificare la razza Frisona.
In Italia, l'allevamento di pezzata nera era, alla fine della seconda guerra mondiale, praticamente di scarsa importanza. Le razze allora diffuse in Pianura erano la Bruno alpina Svizzera razza a triplice attitu- dine (lavoro-latte-carne) e la locale Bianca Padana, una razza autoctona di ceppo podolico a prevalen- te attitudine lavoro-carne. Il problema si presentava economicamente importante in Pianura Padana, do- ve le potenzialità foraggere, ottime, e la maggiore velocità dei processi che tipicizzavano la nuova eco- nomia, fecero emergere l'insoddisfacente livello di produzioni di latte espresse dalle razze bovine tradi- zionalmente allevate.
La Frisona Italiana è quindi derivata da quelle Olan- dese e Nord Americana.
Dal 1956 la razza ha una sua fisionomia e viene isti- tuito un unico libro genealogico nazionale (Frisona Italiana).
In Italia la Frisona è la razza più diffusa; essa è alle- vata nelle vallate alpine, fino a 2000 m di quota, nel- le verdi zone irrigue della Pianura Padana e nel terre aride e sub-aride del centro-sud Italia. Dovunque è la razza più produttiva.
Secondo i dati riferiti al 2003 risultano iscritte al Libro Genealogico 1.107.701 vacche distribuite in 14.984 allevamenti.
La zona di maggior diffusione è il Nord Italia, in par- ticolare Lombardia ed Emilia-Romagna.


In Lombardia è presente in tutte le provincie con una consistenza di 500.347 vacche iscritte al Libro Genealogico e controllate in 3.936 allevamenti.

L'aspetto generale è armonico e vi è un buon equilibrio dei caratteri lattiferi.
Mantello: pezzato nero o pezzato rosso.
Testa: espressiva, proporzionata, distinta e vigorosa con musello ampio.
Femmina: peso 550 - 800 kg, altezza 130 - 150 cm
Maschio: peso 900 -1300 kg, altezza 138 - 170 cm
Le caratteristiche morfologiche sono uguali con ovvio riguardo alla mascolinità che si riflette in una maggior mole ed in una maggiore potenza di ogni singola parte.
Vitello: peso variabile dai 40 kg fino a oltre 50 nei maschi.


La produzione media nazionale di latte è di 84 q.li circa al 3,59% di grasso e al 3,30% di proteine. E' una razza a duplice attitudine. La qualità del latte consente un'ottima attitudine casearia. La maggior parte del latte prodotto in Italia proviene dalla Friso- na e la quasi totalità viene destinata alla trasforma- zione, con una vasta gamma di prodotti che va dai formaggi freschi (yogurt, latticini, mozzarelle.) a quelli stagionati (tra cui il Grana Padano, Parmi- giano Reggiano e Provolone). Oltre a queste pro- duzioni in Lombardia con il latte della frisona si otten- gono anche Gorgonzola, Taleggio e Pannerone.




Il 23 luglio 1957 viene costituita l' Associazione Nazionale di Allevatori Bovini di Razza Frisona (A.N.A.F.I.)
A.N.A.F.I. Via Bergamo 292, Località Migliaro
26100 CREMONA
Tel. 0372 4741­ fax 0372 47420
- www.anafi.it
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